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TEMPO DA PIATTAFORME

Il cinema ha vissuto tante rivoluzioni: l’avvento del sonoro, del colore, del digitale. Questa volta il cinema sta vivendo una nuova rivoluzione, costretto dalla pandemia da Covid-19 a relegarsi negli spazi privati e a raggiungere gli spettatori in casa, attraverso la rete. A farsi televisione cancellando il gesto sociale di andare al cinema, in sala con altre persone.

Un percorso che si era già avviato con l’avvento di Netflix nel 2015 e la nascita di piattaforme streaming simili, tutte figlie di big company come Amazon, società telefoniche (TimVision, Vodafone TV) o aziende televisive (NowTv di Sky, RaiPlay, Infinity di Mediaset). La pandemia non ha fatto che velocizzare il processo di distribuzione via streaming, eliminando la finestra temporale che di solito lasciava alle sale cinematografiche fisiche qualche settima di prima. La chiusura per legge degli spazi pubblici ha messo in ginocchio i gestori delle sale cinematografiche ma non la distribuzione che, dopo un brutto colpo durante il primo lockdown, si è organizzata.

Abbiamo parlato con una dei protagonisti di questa rivoluzione, pronti a conquistare importanti fette di mercato nel settore delle piattaforme streaming indipendenti.

«Cinemagia.online non è una piattaforma ma un multisala online. Nell’ultimo anno sono nate tante piattaforme, troppe. Le definisco “fossi comuni”: ci inserisci un film e sparisce – a parlare è la preparatissima ingegnera Inessa Gordè, fondatrice di Cinemagia.online insieme a Claudio Bucci e Roberto Bessi – Uno spettatore medio cosa fa su queste piattaforme? Passa ore per trovare qualcosa che gli interessi e per colpa dell’algoritmo è costretto a scegliere sempre gli stessi generi. Per superare queste difficoltà abbiamo pensato al multisala online. Al momento abbiamo quattro sale, ogni sala ha un tema: le prime uscite, art house, in lingua ori

ginale, leader di incassi. Di solito quando si arriva al cinema si è già compiuto il processo di distribuzione, noi spettatori ci limitiamo a scegliere il film che preferiamo tra le locandine in bacheca. In realtà, su Cinemagia la scelta dei film in sala non è avvenuta secondo logiche distributive/economiche, bensì per scelta editoriale. Abbiamo in programma di sperimentare in futuro anche altre sale, senza mai uscire dal nostro focus: i film indipendenti e di qualità. Non ci occupiamo solo della distribuzione, abbiamo pensato anche ad un processo di promozione e mitizzazione del prodotto.

Accompagniamo le uscite con una promozione che utilizza strumenti di marketing digitale. Inoltre, per donare un certo appeal al prodotto, nella sezione Cineblog creiamo uno spazio dedicato al film dove è possibile trovare approfondimenti. Qui condividiamo video di backstage e molto altro per contribuire alla mitizzazione del prodotto. Inoltre Cinemagia, proprio in queste settimane, sta creando un’associazione tra produttori, distributori ed esercenti reali che darà vita a una collaborazione nuova nel settore. Da mezzanotte alle 15, anche dopo il Covid, le sale saranno sempre chiuse, noi ci proponiamo di far lavorare e guadagnare gli esercenti anche durante queste ore di chiusura facendoli sbarcare nel mondo virtuale. Una vera sfida, un cambio di mentalità non scontato».

Di Luca Goerg

https://www.tgmusic.it/quali-sono-le-piattaforme-streaming-indipendenti-la-nuova-rivoluzione-del-cinema/

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